Latte d’autore Arcà 24 – GATTOPARDO

Le metafore visive made of Sicily della linea Arcà
La palermitana Giulia Conoscenti firma la limited edition 

La Sicilia per il Biscottificio Tumminello è la ricchezza di un patrimonio da far conoscere in tutte le sue declinazioni possibili promuovendone il bello e il buono, che ha la sua massima espressività in Arcà, la latte d’autore da collezione in edizione limitata.

La quarta serie di questi pregiati cofanetti da mettere in mostra per la loro unicità e originalità è firmata da Giulia Conoscenti, artista e illustratrice siciliana, di stanza a Urbino, che attraverso Majara, Gattopardo ed Esperidi da continuità alla declinazione in immagini dei valori e della filosofia produttiva della famiglia Tumminello, fortemente ancorati al concetto di sicilianità. 

Giulia ama i colori, il mare e i profumi della sua Sicilia che, in qualche modo, si ritrovano in tutto quello che fa. Per lei l’arte è un mezzo potentissimo di comunicazione. Riesce ad abbattere le barriere linguistiche, rende possibile ciò che nella realtà è impossibile, dando forma a stati d’animo che teniamo nascosti e hanno un’incredibile immediatezza nel trasmettere un messaggio. Un punto di vista che ben si adatta a veicolare i messaggi d’amore di Arcà. 

La Sicilia che riproduce attraverso le sue illustrazioni è caotica perché ricca di culture diverse il cui insieme l’ha resa unica, bellissima e misteriosa. Le sue illustrazioni trasportano il fruitore in un luogo sospeso tra il sogno e l’immaginazione, dove le figure si mescolano al paesaggio lasciando sempre una sensazione di incertezza e mistero. Le sue opere sono fortemente materiche, frutto di una sperimentazione continua e di una mescolanza di tecniche, dalle chine ai pennarelli, passando per gli acrilici. Il suo tratto è gestuale e la ricchezza di particolari rende i suoi lavori singoli patch, che in sequenza sono in grado raccontare storie e di condurre ad un livello superiore di conoscenza. Il suo linguaggio è fatto di metafore e simboli, dove anche le tematiche più complesse sono affrontate con quella leggerezza in grado di trasmettere un preciso messaggio, che non cede alla retorica e alla superficialità ma che invita a cogliere un preciso punto di vista.

Così il Gattopardo nell’interpretazione di Giulia non vuole essere quella metafora dell’immobilità siciliana descritta da Tomasi di Lampedusa, ma bensì simbolo di una ricchezza insita in un’animale immaginario che prende il meglio del leone, del ghepardo, dell’ocelot e del leopardo.

E poi ancora la Majara diventa una figura la cui la luminosità cromatica veicola la sua conoscenza sovrannaturale di questa fata buona, che in questa interpretazione vuole svelare le incredibili bellezze della natura che è possibile scoprire all’interno dell’isola. Mentre le Esperidi, con la loro grazie e potenze sono le custodi di un giardino stupendo, posto in un’isola al centro del mare, al confine occidentale della Terra, dove il giorno e la notte s’incontrano, ti conducono per mano alla scoperta dell’albero dei frutti d’ora di questa terra:  gli agrumi.