La Sicilia è una terra ricca che da millenni si distingue per la fertilità del suolo, per la generosità del sole che la scalda e la riempie di luce e per le ampie vallate adatte a ospitare ampie distese di grano dorato.
Fino al 1927 nell’isola si contavano 52 varietà autoctone di frumento che col tempo hanno, però, lasciato spazio a sementi con una migliore resa per ettaro che permettevano produzioni più abbondanti a prezzi inferiori.
Sebbene accantonati per lungo tempo, questi grani antichi non sono mai stati abbandonati del tutto e negli ultimi anni la coltivazione ha ricominciato a crescere in quasi tutte le provincie siciliane.
Date le preziose caratteristiche di questi storici frumenti originari della Sicilia, tra i quali le varietà timilia (o tumminia) e maiorca (o mjorca), sono coltivati e lavorati in biologico, mantenendo intatte tutte le caratteristiche nutrizionali e organolettiche.
Oltre all’assenza di OGM, questi grani vengono anche macinati a pietra. Questo permette di conservare il germe dei grani, le vitamine, i sali minerali e le proteine che rendono il prodotto non solo più sano, ma anche più digeribile.
Il grano duro timilia, in passato diffuso anche in Portogallo, Spagna, Francia e Nord Africa, ha un ciclo breve e viene seminato a inizio anno, tendenzialmente a marzo e raggiunge la piena maturazione in estate. Resiste molto bene alla siccità, è ricco di oligoelementi, povero di glutine e altamente proteico. Grazie alle sue qualità è molto adatto anche alla preparazione di pane con l’aggiunta di poca acqua.
Tra i grani antichi teneri uno dei più apprezzati è il maiorca, una spiga quadrangolare che raggiunge i 180cm di altezza adatta ai terreni aridi e caratterizzata da una maturazione veloce.
La sua farina, morbida e impalpabile è particolarmente adeguata alla preparazione di dolci, ma anche di pani bianchi, grissini e soprattutto biscotti; inoltre è spesso usata nella realizzazione della pasta reale e, secondo alcuni ricercatori, sarebbe stata alla base delle prime ricette della scorza dei cannoli siciliani.
Anche questo grano ha un basso contenuto di glutine (circa il 50% in meno dei grani moderni) ed è ricco di proteine, per cui è molto digeribile e nutriente.